La Corte di Cassazione è intervenuta per la prima volta, a seguito delle rilevanti pronunce della Corte di Giustizia UE 20 marzo 2018 (Cause Menci, Garlsson Real Estate e a., Di Puma e Zecca),in tema di ne bis in idem nei rapporti tra illecito penale e illecito amministrativo.
La Corte ha ritenuto correttamente che le valutazioni attinenti la proporzionalità del cumulo sanzionatorio possano essere compiute anche dai giudici di legittimità, a condizione che non risultino necessari ulteriori accertamenti di fatto, ricorrendo ai criteri di cui all’art. 133 c.p. La sentenza in commento è senza dubbio in linea con i recenti approdi della giurisprudenza europea, la quale ha notevolmente ridimensionato la portata del principio di ne bis in idem.
Diritto Penale e Processo n.3/2019